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martedì 10 settembre 2013

DALLE ORIGINE DI SCILLATO

 
Diverse sono le ipotesi sulle origini di Scillato. Da uno studio fatto dall´Avv. Pasquale Cipolla, pubblicato nel 1880 su una ricerca svolta sulla probabile origine di Caltavuturo, suo paese nativo, e Sclafani, ipotizza, dopo indagine e riflessioni, che la sua ipotesi trova riscontro e fondamento nella storia.
A pocchi chilometri da Scillato, sopra un pizzo denominato “Monte Sant´Angelo” (Alt mt 606 s.l.m) si notano i resti, i ruderi di una stazione dellépoca Greca-Romana. Il ritrovamento di monete del período Romano, il piatto d´argento recentemente restituito dallÚ.S.A., vasi in Creta bianca, condotte in terra cotta, anfore, ciotole, denunciano, senza ombra di dubbio, che in questo luego vi fosse un insediamento e che vi abitassero delle persone.
Il Parthey, nella sua carta della Sicilia Antica, posizionava il paese degli Iciliensi, mensionato da Cicerone, che ritiene di essere lo stesso paese degli Ankilii, mencionato da Diodoro, sulle cui rovine sorge I`odierno villaggio di Scillato. Il Parthey nella carta antica della Sicilia posiziona anche il fiume Grande Imera Settentrionale.
Anche il Caruso farebbe risaliere Scillato ai tempi della denominazione greca-romana. Sistiene, infatti, in una sua memoria, che venne fondata da una colónia di Ateniesi, che la chiamarono Scillezia o Scilluzia, nome próprio della Dea Minerca. Ecco le sue precise parole: “La citta detta Scilletium o Scillantium e la colónia degli Ateniesi, seguaci di Mensteo, fondata dopo la distruzione di Troia, che restarono in Sicilia, património della Dea Minerva, cioe un paese tutto adorno di bellissime ulive, allettati a fondare quest´altra citta.
Col nome di Scillezia o Scilluzia próprio di quella Dea”. Altra ipotesi.
Un documento risalente al XVII secolo, che doveva essere presentato al Re per sostenere la demanialita di Caltavuturo, recita testualmente:
“Circa l´anno 590, il Pontefice Cregorio che amava molto i Siciliani, mando molti Vescovi in Sicilia, fra gli altri un naturale di Caltavuturo di nome Exillarato e lo fece vescovo di Termini, il quale possedeva un tenimento di terre vicino ad un gran Golfo di acque, lungi tre miglia da Caltavuturo e cosi preseto dette terre ed acqua il nome di detto Vescovo, e si chiamanoro “Terre e Golfo di Xillato”, oggi Scillato. Ma nessuna notizia si há di un tal Vescovo, sebbene quel documento soggiunge “Di tal Vescovo ne fa mensione S. Gregorio nelle Epistole e Cipriano Diacono in Sicilia”.
Né Sciççato, d´altronde, mostra avere una tale antichitá. Cio che si vuole sostenere e che la borgata, ricca di giardini, é nominata soltanto per quella meravigliosa sorgiva di acque, che scaturisce da una grotta, a cui si diede il nome di “Gulfone”.
Altri storice invece, riconoscono come un Comune sorto nel secolo XII, altri nel secolo posteriore. Ma, né gli uni né gli altri portanto le prove a suffragio delle loro ipotesi sull´epoca dell´origine.

 

 
 

Tra le pergamene della Chiesa Cefaludense, conservate presso l´archivio di Stato di Palermo, col n. 11 dell´anno 1156, si trova una concessione fatta da Adelasia nipote di Re Ruggero alla chiesa di Cefalú di un mulino presso Scillato: “Privilegium concessionis molendini apud Scillatum per Adeliciam neptem regis Rugerii” Cosi trovasi detto sul dorso della pergamena. S.E. il Vescovo Tommaso, per mezzo di alcuni notai, mediante atto pubblico, rende noto il privilegio accordato alla Curia di Cefalú, del Mulino in Scillato, che non era stato abolito, estorto o cancellato, come riporta Corrado .
Percio, venendo il venerabile vescovo cefaludese Giovanni, nostro amico, e richiedendo al nostro cospetto com devte suppliche che restituissimo magnanimamente a lui e alla sua chiesa quello stesso mulino, detto Fundeca, sito in Scillato, che la Chiesa cefaludese l´há avutto a lundo per dono e offerta di Adelasia, nipote del glosioso signore, Re Ruggero, nostro padre di divina memoria, nostra cugina, come si evince da un preciso privilegio appositamente fatto e concesso, che lo stesso vescovo della nostra cúria mostra, noi abbiamo stimato, per línnata clemenza del nostro rango, tenendo in considerazione il privilegio e le ragioni della stessa indulgenza, anzi, in conseguenza di cio, conoscendo a pieno, attraverso i consiglieri la verita ricercata sui documenti riguardanti il nostro domínio (cioe che gia al tempo del re Guglielmo, nostro nipote favorevolmente ricordato per aver asseganto alla Chiesa cefaludese quello stesso mulino migliore dei vicini mulini di nostra proprieta presenti del medesimo posto, il nostro domínio, secondo i documenti, lo tenava in suo possesso per spogliarsene e su di esso non aveva alcun diritto, giacche proteggiamo com particolare predilezione la Chiesa di Cefalú, dal momento che il predetto signore nostro padre di divina memoria la fondó di sua iniziativa e com molta devozione, che quel mulino della predetta chiesa di Cefalú, detto Fundeca, sito in Scillato, debba essere restituito com ogni diritto, liberta e prerogative proprie, come diritto legittimo secondo misericórdia e giustizia.

 


Nel privilegio trascritto segnato col n. 21 del gennaio 1196 Costanza Imperatrice conferma la concessione di Adelasia, del mulino Fundua, e la nomina del paese, apud Xillatum.
Da cio si puo ipotizzare segnato col n. 21 de gennaio 1196 Costanza Imperatrice conferma la concessione di Adelasia, del mulino Fundua, e la nomina del paese fosse sorte nell´intervallo trai l 1156 ed il 1196 continua a sostenere il Cipolla. L´amenita del luego e l´abbondanza delle acque fa certo la cagione dell´abitazione. Nessun indizio del resto dell´origine ná dell´etimologia del nome: Come ho detto la tradizione lo riterrebbe derivato de Exillaratus, ed il Fazello, che anche su tale argomento há voluto dire le sua opinione lo ritirrebbe di origine araba: Xillati Saracenici nominis. Si potrebbe opinarei l nome di Scillato anticamente Xillato ripetere la sua origine da legno, quasi ad esprimere l´abbondante vegetazione del território.

Dopo la denominazione degli Angioini (1282) Scillato ed il território risulta incluso in quello di Caltavuturo e ne segue le sorti. “Pervenne la Signoria della Citta e del Municipio, sotto ai Normanni ad Adelasia nipote del Conte Ruggiero, che era succeduta alla madre Emma o Matilde. Da Adelasia il fifliuolo Adamo ed altri da lio generati. Nel 1329, Sotto Federico II, appartenevasi a Federico di Manna. Per dono di Federico III il domínio nel 1374 Orlando Cavalieri. Era nei principii del sec. Xv di Raimondo di Lupiano, da cui comprosselo Errico Russo nel V anno del medesimo secolo, poi il Russo entrato nel possedimento di Scillato e di Sclafani, sborsatone il prezzo a Giocomo dei Padres, riuni in una queste tre signorie, e ne impetro la conferma dal Re Martino Moreno non lungo tempo dopo, disse erede il figlio Raimondo, quantunque di letto illegittimo, per facolta di Re Alfonso, cui morto senza figliuoli succedette Antonio Spatafora nato dalla sorella di Russo. Il figliuolo Pietro succedette ad Antonio e lascio l´única erede Beatrice, la quale maritata a Sigismondo da Luna, Conte di Caltabellotta, partori Giovam Vincenzo, donde Sigosmondo II, da cui Pietro: Luigia única figlia, Unita in matrimónio a Cesare Moncada conte di Caltanisetta, trasferi i diritti di Caltavuturo, Scillato e Sclafani alla famiglia Montecatina (Vito Amico*). La consistenza territoriale ed anagrafica di Scillato non appare mai singola in quanto inglobata assieme ad altri villaggi nel comprensorio della Conte adi Sclafani. Anche dalle liste d´imposte non si riesce a stabilire gli ordini di grandezza e percentuale, perché il território di Scillato fa parte integrante di quello di Sclafani e Caltavuturo.

Alla fine del 300 la Conte adi Sclafani é sottoposta a Matteo che oltre ad essere Conte di Adermo, detiene ampi e vasti territori e feudi come Ciminna, Chiusa, Centorbi, Valledolmo. Rusulta secondo soltanto ai Ventimiglia in Sicilia, che detengono tutte le Madonie, possedendo uno dei dominii piú Importanti per rilevanza económica e strategica della Sicilia.

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Museo dell´acqua scillato

Scillato in foto

Processione Maria SS.della Catena. scillato.2013

Collesano

Gibilmanna

SIENA

Piazzale Michelangelo a Firenze

Parrocchia SS. Pietro e Paolo. Caltavuturo